Le sedicenni che giocano con il “fuoco”

La storia:
La sedicenne di Modena che ci svela il nostro abisso
Articolo dalla Repubblica di CONCITA DE GREGORIO

Ce l’avete avuta una figlia di sedici anni?
Che si veste e si trucca come la sua cantante preferita, che sta chiusa in camera ore e a tavola risponde a monosillabi, che quando la vedete uscire con il nero tutto attorno agli occhi pensate mamma mia com’è diventata, ma lo sapete, voi lo sapete che è solo una bambina mascherata da donna e vi si stringe il cuore a vederla uscire fintamente spavalda. Dove va, a fare cosa, con chi. Ve li ricordate, i vostri sedici anni? Quando Facebook non c’era e passavate pomeriggi al telefono fisso a dire no, sì, ma dai…, e poi quando vostro padre vi diceva ora basta, libera quel telefono vi chiudevate in camera, anche voi, a scrivere a penna su quaderno ché il computer non c’era, e se c’era era uno solo, enorme, sempre spento, inaccessibile. Ecco, fate lo sforzo di ricordare perché una ragazza di sedici anni è quella cosa lì, da sempre e per sempre anche se cambiano i modi e le mode, i vestiti e le canzoni, i modi di parlarsi perché con la chat si fa più infretta ma è uguale, in fondo. Continue reading “Le sedicenni che giocano con il “fuoco””

La beata inutilità della filosofia

irene.lucchesi17@gmail.com
Dai, però è una bella materia». Ecco, la classica reazione della maggior parte delle persone quando scoprono che ho scelto di laurearmi in Filosofia, iscrivendomi all’università di Firenze, dove sto frequentando i corsi. Puntualmente, un sopracciglio alzato con discrezione o una frase iniziata con una congiunzione avversativa rendono visibile l’implicito e implacabile punto interrogativo che vorrebbe urlare, con disperazione, derisione o compassione: chi te l’ha fatto fare? La filosofia è inutile, soprattutto al giorno d’oggi. Continue reading “La beata inutilità della filosofia”