Carissimo Daniele,
la comunità di Riccione Mare vuole prima di tutto ringraziarti per il prezioso servizio prestato e la grande testimonianza che ci hai fornito di Cristo risorto, seppur per un tempo così limitato.
Non è facile sintetizzare con poche parole la tua esperienza, ma, dovendoci provare in questa occasione, mi sembra che le caratteristiche più salienti del tuo servizio tra noi siano le seguenti: gratuità, forza e semplicità.
La caratteristica della gratuità del tuo servizio è ben spiegata dalle parole di San Paolo, quando dice che “Non è infatti per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Quale è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.” (1 Corinzi 9, 16-18)
E da queste parole deriva anche un’altra importante caratteristica della tua testimonianza: la forza. Quella forza con la quale hai proclamato il Vangelo ogni domenica durante la messa, perché il Vangelo è la forza di Dio per la salvezza di chi crede (Romani 1,16). E come San Paolo, mi pare evidente che tu, per primo, sei stato rapito da questa forza, corpo e anima. Tu Don Daniele ci hai mostrato che, pur senza mettersi in un campo contro l’altro, è possibile avere l’audacia di annunciare il Cristo di comunione e non solo grazie al tuo essere giovane tra i giovani.
Per far questo però dobbiamo incominciare da noi stessi.
Ed ecco la terza caratteristica del servizio che hai prestato: la semplicità, nell’atteggiamento e nel linguaggio, ben lontana però dalla sciatteria.
È la semplicità della Parola di Cristo, quel suo essere così diretta al nostro cuore che è anche la ragione della sua forza.
Come San Paolo sei infatti realista.
Caro Don Daniele, tu sai che il tuo messaggio non è e non sarà accolto da tutti. Ma questo non ti scoraggia, né ti impedisce di osare di superare barriere apparentemente insormontabili.
Ma come San Paolo evita ogni orgoglio pur avendo operato molto e con successo nel suo ministero, perché è consapevole dei suoi limiti e delle sue debolezze, anche tu hai scelto la strada della semplicità, del basso profilo.
Infatti, nonostante tutto, Dio è sempre all’opera ed il tesoro del Vangelo noi lo portiamo in vasi di creta (2 Corinzi 4,7) perché la nostra forza viene da Dio, non da noi.
Caro Don Daniele, mentre da una parte con un po’ di tristezza la nostra comunità si accinge a salutarti come si saluta un grande amico che parte, dall’altra si rallegra per te e con te per la nuova comunità che si prepara ad accoglierti.
Ti preghiamo infine, o Signore, affinchè il tuo Spirito guidi sempre il cammino di Don Daniele e la freschezza del suo testimoniare Cristo salvatore rimanga immutata nel tempo.
Carissimo Daniele, il pensiero ci riporta insieme agli Esercizi spirituali del 2010… È bello pensare che il tuo cammino prima di diacono poi di sacerdote è avvenuto anche all’interno del Punto Giovane, insieme alla continuità, alla stabilità e a tutti i ragazzi che sono passati per la casa del Punto in questi anni.
Per questo vogliamo ringraziarti con tutto il cuore, caro Dani! Grazie per aver condiviso con noi questi anni, per il tuo entusiasmo fresco e contagioso, a volte straripante, ma è così che sei tu! Grazie per la passione con cui hai saputo accogliere tutti i ragazzi e gli educatori, ma soprattutto grazie per come sei riuscito con la tua creatività e gioia anche fuori dagli schemi a comunicarci la tua passione per Gesù!
Dani hai dato modo di farti conoscere come persona che non ha paura di cambiare le cose e di intraprendere nuove strade…ecco il Signore ti manda per fare la sua volontà… Lui ha fatto nuove tutte le cose, lasciati plasmare da Lui. Sii paziente, comprensivo, umile, dolce e buono.
Stai certo che continueremo ad accompagnarti con la nostra preghiera nel tuo cammino e in questa nuova esperienza che di sicuro sarà ricca di frutti, con la certezza che anche tu continuerai a pregare per tutti noi e per il Punto Giovane!
Carissimo Daniele, infine ci siamo noi, i tuoi ragazzi della parrocchia.
Non avevamo mai avuto bisogno prima di te e neppure tu di noi. Ma poi ci siamo conosciuti. Insieme abbiamo giocato, mangiato, parlato di Gesù. Giorno dopo giorno, campeggio dopo campeggio, riunioni, incontri, messe e tu sempre con noi. Sempre c’eri con la tua esuberanza il tuo entusiasmo e negli occhi la luce di Gesù. Ed ecco senza neanche accorgerci ci siamo addomesticati abbiamo creato dei legami e capito che siamo preziosi, unici ed indispensabili gli uni per gli altri. Grazie a questo noi ci abbiamo guadagnato i colori dell’arcobaleno della tua stola, il rumore della tua vespa, il tuo chiamarci fratellini e sorelline, le messe infinite ma talmente belle che duravano un istante, il tuo chiamarci per nome nel ricevere la comunione… e tanto, tanto altro ancora. Grazie per averci insegnato che l’occhio di chi ama sa vedere ciò che davvero conta, è capace di scoprire nell’altro l’essenziale che sempre resta.