Certamente questa notizia ci fa molto dispiacere. Suor Gemma e suor Albina lasciano un segno indelebile nella nostra comunità.
Ma in effetti ogni volta che accadono queste cose è sempre utile ricordarsi della Parola di Dio nel libro dei proverbi: “la mente dell’uomo pensa molto la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi”.
Ho letto sui giornali questo annuncio un pò di “pancia”, ma certamente dietro le fatiche che ognuno fa dobbiamo essere forti e capaci di guardare le cose con un sguardo più ampio.
La nostra vita non ci appartiene e per una religiosa come un prete la vita è stata consegnata un giorno a Dio e alla sua chiesa. È una fiducia su cui giochiamo ogni nostro sentimento, ogni nostro sogno, ogni nostro progetto.
Certamente chi ha deciso per suor Gemma non l’ha fatto senza un serio discernimento: ci ha pensato, ci ha pregato, ha invocato lo Spirito Santo.
Suor Gemma e suor Albina certamente vivono una fatica, che è la fatica del passaggio, del travaglio e credo che ciascuno di noi debba seguirli con la preghiera, con la tenerezza, senza alimentare dubbi o malignità.
Dobbiamo sempre ricordarci che per una suora come per un prete o consacrato la sua vera famiglia non è la parrocchia. La parrocchia è diciamo un figlio da custodire, ma la sua famiglia è la congregazione religiosa, il presbiterio. Come un papà e una mamma che ad un certo punto dellla loro vita vedono i figli andarsene. Rimangono di nuovo soli, questa volta anziani e non più innamorati come all’inizio. Ma è così, è la vita. Si apre una nuova stagione che va accolta e amata.
Così è per le suore e preti.
Quindi la nostra comunità è fiera di aver avuto come madri suor Albina e suor Gemma. Mai avremmo pensato di meglio per noi. Ora le accompagniamo in questa loro nuova stagione, certamente faticosa ma non priva di frutti di santità.
Don franco